VENICE INTERNATIONAL ART FAIR 2025 – 23a EDIZIONE
12 – 22 dicembre 2025
Palazzo Albrizzi-Capello, Venezia
ITSLIQUID Group, in collaborazione con ACIT Venezia, Associazione Culturale
Italo-Tedesca, è lieto di annunciare l’apertura della 23a edizione di VENICE
INTERNATIONAL ART FAIR 2025, che si terrà a Venezia presso Palazzo Albrizzi-Capello
il 12 dicembre 2025 e rimarrà aperta fino al 22 dicembre, accogliendo il pubblico
nell’incantevole atmosfera natalizia della città.
Con la partecipazione di artisti internazionali provenienti da oltre 30 Paesi, questa edizione
offre un’occasione unica per esplorare le dimensioni inesplorate della vita e dell’identità.
La fiera presenta inoltre la mostra personale “Sculpting My Universe” dell’artista spagnola
Blanca Martí, a cura di Luca Curci, un viaggio intimo nel suo linguaggio artistico, che
unisce colore, texture e tecniche scultoree trasformando storie e memorie personali in
forme visive evocative.
VENICE INTERNATIONAL ART FAIR 2025 analizza la relazione tra corpo e spazio e
l’ibridazione tra identità e contesti culturali, fisici, sociali e urbani nel contemporaneo,
attraverso due sezioni principali: LIQUID ROOMS e FUTURE LANDSCAPES.
LIQUID ROOMS approfondisce le parti nascoste della nostra identità attraverso
un’esperienza immersiva all’interno dell’affascinante universo dei complessi labirinti della
coscienza. Il corpo umano è un sistema in continua trasformazione che ci connette ad altri
corpi e agli spazi che abitiamo per percepire la realtà circostante, un forte sistema di
comunicazione dotato di un linguaggio proprio e di infinite modalità espressive.
FUTURE LANDSCAPES propone paesaggi astratti, infiniti e concettuali, associati a un
senso di libertà ed espansione. Spazi vissuti principalmente con la mente ridefiniscono
limiti e confini, trasformando le superfici in un flusso aperto di idee. Questa sezione si
concentra sul concetto di struttura e di confine tra corpo, mente e anima, identità umana e
città, spazio e territorio.
Attraverso le diverse pratiche presentate alla 23a edizione della Venice International Art
Fair, il dialogo tra corpo, identità e spazio emerge come filo conduttore. Dalla ricerca fluida
di Atefeh Hosseini, che traduce il movimento e i ritmi organici della natura in un’energia
visiva sottile, alle composizioni stratificate di Bianca Pirlog, che uniscono pittura, media
digitali ed estetiche orientali per indagare vulnerabilità e dualità interiori, ogni opera invita a
riflettere sull’interazione tra vita interiore e forma esterna. Carine Hayoz estende questa
indagine al contesto urbano, utilizzando l’acrilico per intrecciare astrazione architettonica e
presenza umana, evidenziando i ritmi improvvisativi della città e la coesistenza dinamica
tra relazioni e spazio.
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70122 Bari, Italy
Campo Santi Filippo e Giacomo, 4341
30122, Venezia, Italy
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Parallelamente, Paola Lazzareschi e Anastasiia Tishkina interrogano corpo e psiche da
prospettive diverse e complementari. Le sperimentazioni di Lazzareschi con immagini
generate dall’intelligenza artificiale e tecniche tradizionali indagano percezione, forme e
ombre, ridefinendo il corpo come luogo di trasformazione continua. Tishkina invece
trasforma traumi personali in una pittura espressiva, traducendo dolore e guarigione in
forme intense e linguisticamente emotive. Entrambe le ricerche mostrano come la tecnica
possa diventare strumento di narrazione e riflessione, mettendo in relazione esperienze
personali e condizioni universali.
La materialità, insieme alla sperimentazione tecnica, costituisce un ulteriore elemento
centrale della mostra. Tiziana Marongiu combina luce, texture e media digitali per creare
atmosfere immersive, mentre Viktorika e Federico Verdiani spingono i confini della
percezione attraverso colore, stratificazione e astrazione gestuale. Dall’intensità cromatica
e dalla ricchezza materica delle opere di Viktorika al dialogo dinamico tra forme fluide e
geometrie impulsive nei lavori di Verdiani, ogni gesto contribuisce alla costruzione di nuovi
paesaggi interiori. Allo stesso modo, l’Encrypted Metaphorical Art di Oz Azar trasforma il
trauma personale in forma materiale, utilizzando ceramica, calchi e tecnica mista per
codificare emozioni e memoria in superfici tattili e dense di significato.
Insieme, queste opere costruiscono una conversazione articolata sull’identità
contemporanea e sui processi di trasformazione, siano essi legati ai ritmi della natura,
all’architettura delle città, alla mediazione tecnologica o alla materializzazione della
memoria e dell’emozione. Il pubblico è invitato a esplorare gli spazi di confine tra corpo,
mente e ambiente.
La mostra include inoltre una selezione di opere video, disponibile al seguente link:
https://drive.google.com/file/d/1r2haJZErPhlwyppOHAjrLRJjyD8r-cT_/view?usp=sharing
OPENING
12 dicembre 2025, ore 18.00
Palazzo Albrizzi-Capello
Associazione Culturale Italo-Tedesca ACIT, Cannaregio 4118, Venezia
Orari di apertura | da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 17.30
RSVP
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