BABY DEE + Doug Tielli in Concerto, San Vito di Leguzzano VI, 11/11/2011

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Dettagli evento:

nov 11 2011

BABY DEE + Doug Tielli in Concerto

Venerdì 11 Novembre 2011

Letture: 434 - Concerti a San Vito di Leguzzano - VI

ATTENZIONE: Questo evento si è svolto nel PASSATO!!
Sai se verrà riproposto? SEGNALACELO tu stesso!

Approfondimenti: INSERISCI un approfondimento

dove:	via Leogra, 4
data:	venerdì 11 novembre 2011, dalle 22:30 fino a tarda notte.

intrattenimenti:
info sul luogo:	L'evento si svolge al coperto
Qui trovi maggiori informazioni su questo evento

Organizzazione:	CSC - CENTRO STABILE DI CULTURA
Referente:	Non definito
E-mail:	Contatta il referente
Telefono:	3492943281

Descrizione evento:

BABY DEE + Doug Tielli in Concerto a San Vito di Leguzzano (VI)

Venerdì 11 Novembre 2011

Baby Dee - voce, pianoforte acustico, arpa

Alex Nielson - batteria

Doug Tielli - chitarra, trombone

Joe Carvell - contrabbasso

in apertura Doug Tielli solo

Baby Dee, poliedrica musicista e polistrumentista transgender scoperta da David Tibet e con alle spalle collaborazioni con Sex Pistols, Bonnie Prince Billy, Current 93, Antony & The Johnsons, presenta al CSC il nuovo album live in uscita il 4 novembre.

Baby Dee, performer, musicista transgender di Cleveland, ma anche multistrumentista, artista di strada, ex organista per una chiesa cattolica, ex “orso arpista” e “gatta fisarmonicista”, cantante dalle indubbie doti vocali e chi più ne ha più ne metta. Già con Antony & the Johnsons ai tempi del primo album, Baby Dee è un autentico talento multiforme (Ondarock)

Un artista che si sta imponendo come un nome importante nel mondo musicale odierno, al di là dei facili paragoni con il suo amico Antony. (Ondarock)

Ti chiede di entrare nel suo boudoir di sogni appassiti. Una stanza di bambola dove si agitano fantasmi romantici e derelitti. Bohemienne fuori tempo massimo, cocciuto nostalgico di cabaret andati, regina delle illusioni desuete che puoi indossare e togliere dal corpo ma non dall´anima... (SentireAscoltare)

Straordinaria maestra dell’incursione emozionale e di un songwriting profondo e viscerale. Ascoltare un suo disco è come trovare un vecchio diario ingiallito e perdersi tra le sue pagine. È facile uscirne cambiati, anche solo un poco. (Indie Eye)